Biliardo all'italiana

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Il biliardo all'italiana (chiamato anche "stecca" e riconosciuto all'estero come "carom billiard") è una serie di specialità di gioco del biliardo originarie in Italia, ma diffuse in diverse parti del mondo. Si gioca tutt'oggi sul tavolo internazionale (284 x 142 cm, senza buche) con solitamente tre bilie colorate. A seconda delle tipologie di gioco si utilizzano da cinque a nove piccoli birilli disposti a croce nel centro del tavolo (rosso quello centrale, bianchi gli altri).


I colpi del biliardo all'italiana
Le varianti del gioco del biliardo all'italiana a stecca, a seconda di come si presentano le bilie sull'area di gioco, danno al giocatore diverse possibilità di colpire le biglie e di conferire loro una traiettoria desiderata. Il giocatore non deve pensare solo al colpo, ma deve pensare anche alla propria biglia, che non rischi di abbattere i birilli.
I colpi raffigurati sono i principali nel gioco del biliardo:

 

Colpi diretti
Si definiscono diretti quei colpi che consistono di far toccare le due bilie in modo diretto senza aver prima toccato nessuna sponda. Per questi colpi
non è vincolante l'effetto, ma la forza.


Rovescio
A seconda delle impostazioni delle bilie ci sono tre tipi di rovescio: "sfaccio", "filotto" e "raddrizzo". È forse il colpo più semplice del biliardo: la bilia battente colpisce l'avversaria direttamente e quest'ultima, dopo aver colpito la sponda corta del tavolo da gioco (o la sponda lunga nel caso di un rovescio trasversale), va verso il castello. A seconda di come si presentano le bilie, il giocatore dovrà decidere come colpire sulla bilia avversaria (o piena, o mezza): se la bilia avversaria si trova vicino alla linea mediana del biliardo, il giocatore dovrà o giocare di forza media e dare colpo in testa alla propria bilia, o giocare di forza elevata ma facendo retrocedere la propria bilia con il colpo basso; se invece la bilia avversaria si trova oltre la linea mediana (come nell'immagine raffigurata) è sufficiente giocare di colpo in pancia senza né effetto né colpo basso.
La forza è molto importante: deve essere giusta da far conferire alla bilia avversaria almeno tre passate avanti e indietro lungo le sponde lunghe, questo è un vantaggio che dà la possibilità alla bilia di "rientrare", ovvero la bilia avversaria, dopo una passata, restringe la propria traiettoria più verso il centro del tavolo (è molto evidente quando il panno è appena stato cambiato).



Rinterzo
Il rinterzo detto anche angolo, è un colpo che consiste nell'indirizzare la bilia avversaria verso il castello dopo che essa ha toccato prima la sponda corta e poi quella lunga. La difficoltà maggiore del tiro consta, oltre che nel calcolare esattamente gli angoli di rimbalzo (modificabili in parte anche con l'uso dell'effetto), nel controllo della traiettoria della bilia battente, facilmente portata nella sua corsa a finire anch'essa nel castello. Con una forza minore, per tentare la copertura, è necessario colpire la propria bilia in testa. Se non dovesse venir bene il colpo a causa della forza eccessiva, la bilia avversaria ha una possibilità in più di abbattere i birilli, cioè deve toccare due sponde in più; in caso contrario, meglio tentare la difesa con una copertura.



Striscio
Lo striscio si può paragonare ad un rinterzo capovolto, infatti la bilia avversaria tocca per prima la sponda lunga, poi quella corta e infine va verso il castello. È un colpo in cui è molto importante calibrare forza ed effetto. Non è un tiro di particolare facilità dato che se si incrociano le traiettorie (per ravvicinamento di bilie o per non aver colpito pieno la bilia avversaria) si ha il difetto dell'"impallatura" che rovina il colpo. È quindi un colpo di media difficoltà, tanto che per avere una buona rimanenza (o copertura) di difesa, è necessario tirare non tanto forte, bilia possibilmente piena e con colpo in testa.



Rinquarto
Il rinquarto detto anche giro, è un altro colpo di media difficoltà in cui la bilia avversaria colpisce i birilli dopo il rimbalzo su 3 sponde. Anche in questo colpo è molto importante l'uso degli effetti per il controllo delle traiettorie. Rispetto al rinterzo sono minori le difficoltà nell'ottenere la copertura ma sono maggiori quelle insite nel calcolo degli angoli di incidenza e rimbalzo della bilia avversaria. Se la bilia avversaria, per forza di tiro eccessiva, non va sui birilli, può esserci un'ultima possibilità di abbatterli: la bilia, se ha avuto una traiettoria "larga" (la traiettoria è tra il castello e il giocatore) deve colpire due sponde in più e il colpo diventa un rinquartone.


Bove
Si ha quando la bilia avversaria è situata tra la bilia battente e il castello, la bilia battente colpisce la bilia avversaria, la quale va sui birilli direttamente e senza colpire una sponda. Questo colpo è efficace per mantenere una posizione di copertura e difesa, mentre è inutile abbattere i birilli con forza eccessiva rischiando di far rimanere le bilie in una posizione facile per il giocatore avversario o di andare addirittura sul castello con la propria bilia. Data la notevole possibilità di acquisire dei punti, in alcune gare, per consuetudine e rispetto del giocatore avversario questo colpo non è ammesso.


Colpi indiretti
I colpi indiretti, detti anche calci, sono utili per rispondere ad una difesa dell'avversario, ovvero quando le due bilie sono ostacolate dal castello o dal pallino, allora incorre colpire una o più sponde e giocare di forza e di effetto. Si tirano specialmente nel gioco della goriziana, che consiste nel raddoppiare il punteggio tirando di sponda.
Per alcuni di questi colpi, è indispensabile l'aiuto dei diamanti; importante ricordare che ogni diamante vale 10.




Sponda-biglia
L'importante di questo colpo è conferire alla bilia battente l'"effetto a reggere", cioè va dato l'effetto rivolto verso la sponda in cui la bilia va a rimbalzare, in questo modo la propria bilia ha una possibilità di rimanere in una posizione desiderata. In questo colpo ci deve essere anche il gioco di forza: se la bilia avversaria è situata vicino alla linea mediana del biliardo o vicina al castello, una forza eccessiva indurrebbe all'abbattimento dei birilli con la bilia propria, in questo caso conviene dare il colpo in basso a retrocedere; ma se la bilia avversaria si trova ben oltre la linea mediana è sufficiente giocare di effetto a reggere e di forza media. Il giocatore, in questo colpo deve essere consapevole della traiettoria di ambedue le bilie, che devono avere unqa buona rimanenza di difesa e che la propria bilia non sia stata steccata abbastanza forte da dover finire sul castello in un modo o nell'altro.



Candela o rovescio di calcio
È il più semplice dei colpi indiretti che consiste di toccare con la propria bilia prima una sponda e poi la biglia avversaria, la quale va direttamente sul castello. L'importante di questo colpo è usare con cautela la forza: se si dà effetto alla propria bilia, un eccesso di forza comporta alla dispersione dell'effetto e di far "rientrare" la bilia più verso il centro del biliardo diminuendo anche la velocità di corsa; al contrario, se si tira troppo piano, la bilia risente di più l'effetto e va fuori traiettoria. Per alcune candele semplificate è possibile anche tirare con forza media più vicino al diamante centrale della sponda corta e non giocare di effetto.



Rinquarto di calcio
Per tirare questo colpo di media difficoltà è necessario l'aiuto dei diamanti: immaginando un asse che congiunge l'angolo del biliardo con il diamante centrale della sponda lunga fa da punto di riferimento; immaginando di scorrere in parallelo questo asse lo andiamo a congiungere con la bilia battente determinando il punto di battuta sulla sponda lunga, e a seconda di dove si trova la bilia avversaria bisogna giocare di forza e di effetto (che va dato assolutamente dalla parte opposta alla sponda da colpire) e preferibilmente la bilia propria va colpita in testa e con una steccata non rigida, ma "morbida".
Se non si è riusciti ad abbattere il castello, l'importante è sempre far avere alle due bilie una buona rimanenza di difesa.



Bricolla o Rinterzo di calcio
Chiamato anche rinterzo ad effetto è un altro colpo che funziona solo con l'aiuto dei diamanti: immaginando un asse come nel rinquarto, ma che collega il birillo rosso centrale con la bilia avversaria, si determina il valore della traiettoria tramite i diamanti; con la propria bilia (giocando di forza e di effetto), bisogna colpire al diamante corrispondente a 90° sulla sponda piccola per una buona traiettoria. Se la bilia avversaria è ravvicinata all'angolo, è sufficiente anche colpire più vicino all'angolo e senza effetto.


I colpi spettacolari



Massé
Il massé è un colpo altrettanto difficile ma spettacolare: per conferire alla bilia battente una traiettoria inclinata ad arco bisogna giocare di forza e di effetto e tenendo inclinata la stecca da 45° a 88°; non è quindi un colpo che garantisce un risultato ottimale data la difficoltà. Per questo colpo è necessario essere esperti prestando altrettanta prudenza: se il cuoietto della stecca è ruvido, il colpo è forte e avviene un errore accidentale, si incorre al rischio dello strappo del panno del biliardo. Questo colpo è molto usato nel gioco della carambola.
Meno difficoltosa è la parabola che consiste nell'inclinare la stecca meno di 45° e può risolvere problemi di calcio di rinterzo o rinquarto se non si è disposti di misure ben precise. Affinché questi due colpi siano efficienti, è assolutamente necessario tamponare il cuoietto con una gran quantità di gesso.



Garuffa
La garuffa viene spesso confusa con lo striscio di calcio ma è molto più difficile del previsto: prendendo in considerazione un asse immaginario tracciato sulla bilia battente e sull'angolo del biliardo si ricava il valore del diamante poggiato davanti al giocatore, e prendendo in considerazione un altro asse immaginario tracciato dal birillo centrale alla biglia avversaria si ricava un altro valore sul diamante della sponda opposta; sommando questi due valori si determina il punto dove colpire sulla sponda lunga più vicina alla seconda biglia, allora si colpisce con una media forza e, con effetto pieno se il valore sulla sponda corta è superiore a 10, o con effetto medio se il valore sulla sponda corta è inferiore a 10. L'effetto va dato assolutamente verso la prima sponda dove colpisce la bilia.
La biglia battente acquisisce il giro quando batte sulla seconda sponda, solo se la steccata è rigida e non troppo forte; se la steccata è troppo forte l'effetto viene perso e la corsa della bilia avversaria è ridotta, se la steccata è troppo debole l'effetto si concentra per metà sulla prima sponda in cui rimbalza e metà viene perso.



Ottavina a cinque sponde
Sono detti ottavine quei colpi indiretti in cui la bilia battente deve rimbalzare su almeno quattro sponde prima di colpire la bilia avversaria. A seconda della forza e dell'effetto ci sono vari tipi di ottavine: a quattro sponde (chiamato anche "calcio a 18"), a cinque sponde (chiamato anche "rinquartone di calcio"), a sette sponde (chiamata anche "ottavina di dio") e ad otto sponde (chiamata anche "ottavina reale"). Quest'ultima è stata inventata dal nove volte campione mondiale di biliardo all'italiana Marcello Lotti.